Perché il nostro sito ieri era offline: la causa dell’interruzione di Cloudflare
Infrastruttura & Protezioni Web
Cosa è successo
Ieri mattina si è verificata una significativa interruzione globale dei servizi di Cloudflare, che ha colpito numerosi siti internet e applicazioni di rilievo come ChatGPT, X (ex Twitter), Canva e altri.
Secondo la comunicazione di Cloudflare, la causa principale è stata una repentina impennata di traffico inusuale verso uno dei suoi servizi, che ha scatenato errori interni al sistema di gestione del traffico della rete.
In particolare, l’azienda ha ammesso che un file di configurazione automatica (usato per gestire il traffico rivoltosi a minacce) “è cresciuto oltre la dimensione prevista e ha causato un crash del sistema software che gestisce vari servizi di Cloudflare”.
Ciò ha significato che parte del traffico web instradato attraverso Cloudflare non è stato servito correttamente, generando errori e interruzioni: ecco perché anche il nostro sito è risultato offline o non accessibile per alcuni utenti.
Impatto per la nostra azienda e per il sito ufficiale
Poiché il nostro sito ufficiale fa affidamento sui servizi di Cloudflare per protezione, distribuzione dei contenuti e ottimizzazione delle prestazioni, l’interruzione ha implicato che:
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alcuni utenti non riuscivano a raggiungere il sito o hanno visualizzato errori di “Internal Server Error” o pagina bianca;
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la velocità di caricamento e la disponibilità del sito sono risultate compromesse per un certo periodo;
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abbiamo attivato protocolli interni per monitorare la situazione, comunicare l’anomalia ai nostri clienti e utenti e garantire che non ci fossero problemi ulteriori lato server nostro.
Cosa abbiamo fatto e cosa faremo
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Abbiamo verificato i log interni al nostro sistema e confermato che non si trattava di un problema interno al nostro hosting o CMS, bensì derivante dall’intermediazione esterna dei servizi Cloudflare.
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Abbiamo informato i nostri utenti/clienti attraverso canali social e newsletter, scusandoci per l’inconveniente e spiegando la natura esterna del problema.
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Stiamo valutando, insieme al nostro team IT, l’opportunità di attivare piani di contingenza (es. servizio fallback, monitoraggio attivo) per ridurre l’impatto di eventuali future interruzioni di infrastruttura esterna.
A cosa serve Cloudflare e come funziona
Cos’è Cloudflare
Cloudflare è una piattaforma di infrastruttura web che fornisce servizi quali Content Delivery Network (CDN), Web Application Firewall (WAF), protezione DDoS, DNS, ottimizzazione della velocità del sito, caching dei contenuti, routing del traffico e tanto altro.
In pratica molte aziende e siti web si appoggiano a Cloudflare per migliorare la performance, aumentare la resilienza agli attacchi informatici e distribuire i contenuti nella maniera più efficiente possibile.
Come funziona a grandi linee
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Quando un utente accede al vostro sito web, una parte del traffico viene instradata attraverso la rete di server “edge” di Cloudflare, vicini geograficamente all’utente. Questo permette di servire contenuti più velocemente e ridurre latenza.
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Cloudflare intercetta richieste potenzialmente pericolose (es. attacchi DDoS, bot, richieste malevole) grazie al suo WAF e ad altri sistemi di sicurezza, proteggendo il sito da vulnerabilità e sovraccarichi.
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Offre caching dei contenuti statici (immagini, file CSS/JS, ecc.), riducendo il carico sul server di origine e migliorando la scalabilità.
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Gestisce anche i record DNS, routing e può fungere da reverse-proxy: l’indirizzo IP visibile pubblicamente del vostro sito può essere quello di Cloudflare, mentre il server reale è “protetto” dietro questa infrastruttura.
Perché è importante per noi
Nel nostro contesto aziendale la scelta di affidarsi a Cloudflare era motivata da:
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esigenza di elevata disponibilità del sito web ufficiale, in quanto strumento di comunicazione e vetrina aziendale;
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desiderio di offrire performance rapide ai visitatori, indipendentemente dalla loro posizione geografica;
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necessità di protezione da attacchi informatici e sovraccarichi, considerando la sensibilità dei contenuti e la reputazione aziendale.
Tuttavia, come evidenziano i fatti di ieri, anche le infrastrutture più solide non sono immuni da malfunzionamenti: è fondamentale essere preparati.
Conclusione
L’interruzione di ieri non è stata causata da un attacco esterno mirato sul nostro sito, bensì da un malfunzionamento della rete di Cloudflare dovuto a un picco imprevisto di traffico e a un sovraccarico di un sistema interno. Pur non essendo imputabile a noi direttamente, riconosciamo l’impatto che ha avuto sull’esperienza dei nostri utenti e ci impegniamo a migliorare la resilienza del nostro sito. Ringraziamo tutti per la pazienza e restiamo al vostro servizio.