Come scegliere l'hosting per un sito web?

Come scegliere l'hosting per un sito web?

 

Devi costruire un sito web, un e-commerce o un applicativo e non sai come scegliere l’hosting per farlo girare al meglio? O, e ce lo auguriamo (come software house specializzata in questo campo siamo qui per questo), stai pensando di delegare qualcuno che lo costruisca per te?

Allora devi leggere questo articolo perché ti darà una mano a scegliere la soluzione migliore. Che, attenzione, non coincide mai con l’hosting dalle migliori prestazioni, ma è quella che si adatta più efficacemente alla tua situazione, sia dal punto di vista tecnico che economico.

Ti parleremo di hosting e di come sceglierlo in modo obiettivo, senza consigliartene alcuno.

Già, a differenza di molti altri articoli che troverai in rete sull’argomento, qui non troverai i classici “consigli per gli acquisti” che in realtà – grazie a un ref-link – celano spesso un interesse. Ma partiamo dalle basi.

 

Cosa si intende per hosting? E perché è importante?

L’hosting è il servizio che ospita “fisicamente” i file del tuo sito o della tua applicazione web in modo da renderli accessibili all’esterno. In altre parole, quando si lancia un progetto web, si ha bisogno di un computer connesso a internet h24 che metta a disposizione uno spazio online per archiviare file e dati associati. L’hosting serve esattamente a questo scopo.

Crediamo non occorra spiegare ulteriormente quanto sia importante la sua presenza (non se ne può fare a meno!) e quanto sia importante sceglierlo con cura.

L’hosting viene offerto da “aziende di hosting”, ovvero realtà che sono autorizzate e tecnologicamente predisposte per mettere a disposizione questo tipo di computer (server), fornendo ai clienti/utenti la possibilità di caricarvi i propri dati e di effettuare la configurazione necessaria. Spesso, ma non sempre, queste aziende offrono anche la possibilità di registrare i “nomi a dominio di secondo livello” (del tipo www.sitoweb.it).

Nota importante! Visto che ci leggono molti neofiti che non lo sanno, vogliamo sottolineare che i domini sono una cosa diversa rispetto all’hosting. Per capirci, se un nome a dominio è paragonabile all’indirizzo di casa, l’hosting è come la casa. Due cose apparentemente uguali ma con una fondamentale differenza che va compresa. Anche perché hosting e domini sono tecnologie molto diverse che operano in modo separato. E che potrebbero essere “comprate” anche da fornitori diversi.

Ma torniamo all’hosting.

L'hosting può essere di diverse tipologie che generalmente sono:

  • Hosting condiviso: server in cui più utenti condividono le stesse risorse. Infatti è la soluzione di solito più economica.

  • VPS (Virtual Private Server): si tratta di una macchina virtuale dedicata all’utente che offre maggiore controllo e flessibilità rispetto all’hosting condiviso.

  • Cloud hosting: in tal caso le risorse del server sono distribuite su una rete di server interconnessi che offrono scalabilità e flessibilità elevate.

  • CMS hosting: si tratta di hardware e software preinstallati e configurati per ospitare siti basati su CMS, ovvero content management systems come WordPress. Questa soluzione offre prestazioni ottimali per queste piattaforme di gestione dei contenuti.

  • Hosting dedicato: un intero server a completa disposizione di un unico utente, che può caricare e gestire un singolo progetto o più progetti che fanno capo a lui. Il “dedicato” è la soluzione che offre più prestazioni e controllo.

Va fatta inoltre una distinzione tra tecnologie.

La grande “separazione” è sempre la stessa, quella tra mondo Microsoft e mondo Linux, ma nel concreto la differenza maggiore è nel supporto ai linguaggi di programmazione. Tra i più usati citiamo PHP, Python, Ruby, Node.js e .NET. Pertanto, in base al linguaggio con cui si intende sviluppare il sito, sarà necessario scegliere un hosting che lo supporti; in caso contrario non funzionerà.

Ma torniamo al “concetto di scelta”.

Quella dell’hosting più adatto viene spesso sottovalutata, portando alla pubblicazione di progetti con hosting non all’altezza, con conseguenze spesso negative sull’esperienza utente. Infatti un sito lento o che addirittura visualizza errori è ciò che andrebbe evitato.

Quando un soggetto, ma anche una software house come la nostra o una web agency, è nelle condizioni di scegliere l’hosting più adatto al proprio progetto o a quello di un cliente, si trova davanti una vastissima gamma di opzioni.

Dunque proviamo insieme a comprendere i fattori chiave da considerare che per noi sono in tutto sei, con quello economico certamente importante, ma relegato in ultima posizione perché riteniamo che la qualità venga prima di tutto.

 

1) Comprendi le tue esigenze specifiche

Prima di iniziare la ricerca di un servizio di hosting è necessario avere chiare le esigenze specifiche del progetto.

Pertanto è fondamentale considerare il tipo di sito che stai costruendo valutandone gli aspetti tecnici. Occorre domandarsi se conterrà pagine statiche (ad esempio le classiche .html, oggi in realtà molto rare) o dinamiche (pagine che, interagendo col server, vengono generate automaticamente in base a una logica di programmazione specifica), quanti e quali database richiederà e, infine, quanti e di che natura saranno i “calcoli” (soprattutto se complessi) che la CPU dovrà effettuare.

Raccogliere queste informazioni è essenziale per prevedere il possibile “carico sul server”.

A questo scopo esistono degli approcci e dei tool che ci vengono in aiuto. Ad esempio, può risultare cruciale fare un’analisi storica (in caso di progetti già avviati) o monitorare il carico usando gli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma di sviluppo in “produzione”.

A ciò si aggiunge la stima del traffico, compreso il numero di utenti previsto.

Anche questo contribuisce alla valutazione delle risorse che saranno richieste al server, senza dimenticare le eventuali esigenze di scalabilità futura conseguenti, in genere, a un aumento del traffico nel tempo.

Fare questo genere di analisi preventiva ti aiuterà a identificare il tipo di hosting più adatto alle tue esigenze tra quelli che ti abbiamo elencato prima.

Per esempio, se le risorse previste sono moderate, potrebbe andare bene optare per un hosting condiviso o una VPS, mentre se sai già che il server verrà molto “stressato”, sarà preferibile orientarsi su una soluzione cloud o, meglio ancora, su un server dedicato.

 

2) Prestazioni e velocità del server

Non basta tendere verso un tipo di hosting perché anche all’interno di ciascuna tipologia esistono, come si può immaginare, grandi differenze.

In generale, la velocità di caricamento delle pagine è cruciale per l’esperienza dell’utente e per il posizionamento nei motori di ricerca (Google lo considera fattore di ranking), e questo dovrebbe spingerti a scegliere un servizio di hosting che offra prestazioni elevate, con server ben ottimizzati e tempi di risposta rapidi.

Per conoscere le aziende di hosting che offrono i migliori harware e software ti consigliamo di consultare i siti di recensioni come Trustpilot.

Di solito sono attendibili e leggere le recensioni, anche quelle non positive, ti aiuterà molto a capire se parliamo di “hosting congestionati” – dove la qualità è in secondo piano – o hosting ben gestiti, in cui la soddisfazione del cliente viene presa nella massima considerazione.

 

3) Assistenza e supporto tecnico

Non basta valutare le offerte, il costo dei “pacchetti”, il loro rapporto qualità/prezzo che, inutile sottolinearlo, dovrebbe essere il più alto possibile. Ciò che ancor prima è fondamentale valutare è la qualità del supporto tecnico offerto dall’hosting.

Verifica se forniscono un supporto 24/7/365, attraverso quali canali (chat, telefono, ticket?) operano e, anche in questo caso, leggi prima le recensioni per valutarne l’efficacia.

Avere problemi, specie in fase di lancio per esempio di un e-commerce, non è affatto raro.

Nessun hosting ne è immune, e qui la differenza la fa proprio l’assistenza. Inoltre, solitamente al servizio hosting si aggiunge il servizio di posta elettronica. E forse in questo ambito contare su un supporto vigile e attento, che permetta di evitare la perdita di messaggi importanti, può essere ancora più importante.

 

4) Politica di backup e sicurezza

La sicurezza è fondamentale quanto, purtroppo, spesso trascurata. Non è raro che le aziende di hosting più a buon mercato non siano abbastanza attrezzate, con la conseguenza che in caso di “disastro informatico” non abbiano modo di recuperare i siti dei clienti (in Italia, negli ultimi anni, almeno un paio di casi – quello di Aruba e OVH che hanno riguardato la perdita dei dati di migliaia di utenti – hanno fatto scalpore).

Assicurati quindi che l’hosting fornisca regolari backup automatici, ossia sistemi che periodicamente effettuano copie di sicurezza dei dati del sito in modo “rindondante” – cioè non sulla stessa macchina ma su macchine diverse, meglio ancora se remote – consentendoti di ripristinarli facilmente in caso di perdita di dati o problemi tecnici.

Verifica inoltre quali misure di sicurezza sono in atto, come certificati SSL gratuiti (un sito web con SSL è riconoscibile dal prefisso “https://” nella barra degli indirizzi del browser), firewall (utile a proteggersi da malware, in sua assenza non è raro ritrovarsi il sito “infettato” da file nocivi che spammano o creano danni ancora peggiori).

 

5) Facilità d’uso e interfaccia utente

Anche poter usufruire di un’interfaccia utente intuitiva semplifica la gestione di un progetto web.

Verifica quindi se l’hosting offre un pannello di controllo facile da usare e se supporta gli strumenti e le piattaforme che intendi utilizzare. Ad esempio, se stai usando WordPress, assicurati che l’hosting sia ottimizzato per WordPress e permetta una facile integrazione.

 

6) Costi e piani di pagamento

Arriviamo infine ai costi che, come dicevamo, sono importanti, ma andrebbero considerati in modo secondario rispetto ad altri aspetti.

Confrontali dunque, insieme ai piani di pagamento offerti da diversi fornitori, facendo attenzione alle spese nascoste e valutando se il prezzo riflette il valore e le risorse fornite.

Alcuni provider, infatti, potrebbero addebitare costi aggiuntivi per funzionalità avanzate o qualora si superino limiti specifici.

Possiamo darti un consiglio?

Evita i pacchetti “all inclusive” (nulla è davvero tutto incluso – o gratis – sia che parliamo di banda, sia che parliamo di carico sul server o di spazio disponibile). Punta invece su hosting che offrono funzionalità e risorse garantite. Ad esempio, un certo quantitativo di Gigabyte di spazio, di database configurabili, di caselle mail gestibili e di Gigabit di traffico (anche se in quest’ultimo caso leggere “banda illimitata” non è per forza un flag negativo).

Altro piccolo tip: per risparmiare, ottenendo comunque servizi di qualità, il momento topico è sicuramente rappresentato dai giorni del Black Friday e del Cyber Monday di fine novembre, con numerose aziende di hosting che presentano offerte molto interessanti.

Anche se consigliamo di evitare quelle troppo scontate, segno secondo noi di una qualità potenzialmente opinabile.

 

Concludendo

Come hai potuto vedere, la scelta dell’hosting ideale richiede una valutazione attenta delle esigenze del tuo sito web e delle offerte dei vari provider che non sempre è possibile eseguire in autonomia.

Prenditi pure il tempo necessario per esplorare le opzioni disponibili, confronta le caratteristiche e fai una valutazione informata che supporti la crescita e le prestazioni del tuo sito nel lungo periodo, ma se possiamo darti un ultimo consiglio, lasciati guidare dalla tua software house di fiducia.

Noi ci siamo e ci auguriamo, ovviamente, di esserlo. In tal caso puoi contattarci senza impegno qui.

Infine ricorda: un hosting adeguato è, insieme alla qualità del software, la base più solida su cui costruire la tua presenza online.

 

(foto: Midjourney)

 

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