Il cloud computing tra vantaggi, sfide e AI generativa

Il cloud computing tra vantaggi, sfide e AI generativa

 

Il cloud computing è oggi un pilastro fondamentale per molte aziende in tutto il mondo. Le soluzioni basate sul cloud offrono una vasta gamma di vantaggi che possono trasformare la gestione IT e le operazioni aziendali.

Secondo la multinazionale tecnologica Gartner, la spesa mondiale degli utenti finali nel cloud pubblico raggiungerà quasi 600 miliardi di dollari nel 2023. A questo dato si somma quello della spesa complessiva per i data center, che ha superato nel 2022 i 120 miliardi di dollari, e che negli ultimi dieci anni è aumentata del 20% rispetto a quella per il cloud, aumentata invece del 42%.

Insomma, il cloud sta guidando la trasformazione digitale delle aziende e, come vedremo più avanti, si sta rendendo ancora più robusta ed efficace attraverso l’integrazione con tecnologie innovative come l’AI generativa.

 

Quali i vantaggi del cloud computing?

Noi di ESSE I, che lo adottiamo da anni per noi e per i nostri clienti, ne abbiamo individuati cinque, anche se probabilmente sono di più:

1) Risparmio sui costi

Uno dei vantaggi più evidenti del cloud computing è il risparmio sui costi. Grazie al cloud, le aziende possono evitare onerosi investimenti in infrastrutture fisiche e software locali, inclusi data center e server, pagando invece solo per le risorse di cui hanno effettivamente bisogno. Il cloud computing si lega infatti al modello di pagamento basato sull’utilizzo "pay-as-you-go" che elimina la necessità di acquistare e gestire costosi hardware e permette alle aziende di allocare i loro budget in modo più efficiente.

2) Accessibilità da qualsiasi luogo e dispositivo

Il cloud computing offre un accesso senza soluzione di continuità alle applicazioni e ai dati aziendali da qualsiasi luogo e dispositivo connesso a internet. Una flessibilità che consente ai dipendenti di lavorare da remoto o in mobilità migliorando la produttività e la collaborazione. Non importa se sei in ufficio, a casa o in viaggio: puoi accedere ai tuoi dati e alle tue applicazioni in modo sicuro e conveniente.

3) Sicurezza avanzata

Potrebbe sembrare controintuitivo ma il cloud computing può migliorare notevolmente la sicurezza aziendale. I principali provider di servizi cloud investono moltissimo nella protezione dei dati e nella sicurezza delle infrastrutture. Questo significa che le tue informazioni sono protette da misure di sicurezza avanzate, compresi firewall, crittografia dei dati e sistemi di autenticazione multi-fattore. Inoltre, i servizi cloud offrono spesso backup automatizzati e procedure di ripristino di emergenza, garantendo la continuità operativa in caso di guasti o disastri.

4) Affidabilità

Un altro vantaggio cruciale del cloud computing è l’affidabilità. I fornitori di servizi cloud gestiscono server e infrastrutture ridondanti e affidabili, garantendo un tempo di attività elevato. Ciò significa che le tue applicazioni e i tuoi dati sono accessibili quasi ininterrottamente, riducendo al minimo i tempi di inattività. Inoltre, la maggior parte dei provider offre accordi sul livello di servizio (SLA) che assicurano prestazioni affidabili e tempi di risposta rapidi per affrontare eventuali problemi.

5) Scalabilità globale

Infine, uno dei vantaggi più importanti del cloud computing è la scalabilità globale. Le aziende possono facilmente aumentare o diminuire le risorse IT in base alle loro esigenze in tempo reale. Questo aspetto è particolarmente utile per le società che affrontano picchi di carico stagionali o fluttuazioni impreviste nel traffico: invece di investire in hardware aggiuntivo, puoi semplicemente aumentare le risorse cloud quando ne hai bisogno e ridurle quando la domanda diminuisce. Una flessibilità che ti consente di ottimizzare l’utilizzo delle risorse e di risparmiare sui costi operativi.

 

Come anticipato, però, i vantaggi del cloud non finiscono qui: ad esempio, semplifica la gestione delle applicazioni, la collaborazione tra team distribuiti e l’aggiornamento costante delle soluzioni software. I servizi di cloud computing consentono inoltre alle aziende di stare al passo con le ultime innovazioni tecnologiche senza dover effettuare costosi aggiornamenti hardware.

 

La sfida dell’AI

Ma qual è il supporto dell’AI generativa al cloud computing?

Nonostante non se ne sia ancora stabilita la portata effettiva, potremmo definirlo sicuramente importante.

Cloud e AI sono due tecnologie che possono lavorare in sinergia per potenziare applicazioni e servizi avanzati. L’ha spiegato ultimamente John Gazal, vicepresidente Sud Europa e Brasile di OVHcloud (uno dei nostri partner tecnologici: molti dei nostri progetti – incluso il blog che stai leggendo – girano su OVH), in questo articolo in cui ha parlato proprio di integrazione tra AI e cloud computing.

Gazal, che come noi ha citato molti dei vantaggi del cloud computing, ha accennato anche al favorevole rapporto costo/efficacia e alla condivisione della conoscenza, spiegando che l’AI ottimizza le prestazioni del cloud migliorando l’efficienza operativa e fornendo sicurezza avanzata attraverso il rilevamento di minacce in tempo reale. Una collaborazione che, per questo motivo, definisce di tipo “bidirezionale”.

Per Gazal l’intelligenza artificiale consente anche il monitoraggio intelligente delle risorse e la manutenzione predittiva, contribuendo a prevenire problemi e a ottimizzare l’affidabilità dell’infrastruttura cloud. 

Una crescita inarrestabile, dunque? Noi pensiamo che il cloud rappresenti il presente e il futuro del mondo ICT, tuttavia non vogliamo sottovalutare i “flag” di mercato. Perché si sa che alla fine è il mercato a decidere il successo o meno di ogni progetto e tecnologia.

In effetti, sebbene il mercato del cloud computing rimanga in forte crescita, si è notata comunque una decelerazione.

Lo apprendiamo dalla “contract research organization” Synergy Research Group, che ne ha calcolato e riportato in questa analisi il tasso di crescita: è passato dal 20% nel quarto trimestre del 2022 al 19% nel primo trimestre di quest’anno e poi al 18% nel secondo trimestre 2023.

Synergy Research Group sostiene che l’attuale situazione economica abbia limitato in parte la crescita della spesa nel cloud, tuttavia il mercato continua a espandersi a un ritmo sano nonostante le sfide a breve termine.

Sempre secondo la ricerca di Synergy, tra i principali fornitori di servizi cloud, Google e Microsoft hanno registrato i numeri di crescita annuale più elevati, aumentando entrambi la loro quota di mercato mondiale di un punto percentuale rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente. Le loro quote nel secondo trimestre erano rispettivamente del 22% e dell’11%. Nel frattempo, il leader di mercato Amazon è rimasto all’interno del suo storico intervallo del 32-34% (nel complesso i tre leader, Google, Microsoft e Amazon, rappresentano il 65% del mercato mondiale).

 

Conclusioni

Insomma, nulla di preoccupante per il settore del cloud.

Tuttavia, per noi di ESSE I questa news è interessante perché, unita al fatto che le aziende che adottano il cloud computing a volte non sono abbastanza competenti nel loro utilizzo – finendo così per aumentare i costi – e che l’avanzata dell’AI stessa ha preso spazio nel budget di aziende e data center, un ritorno quantomeno parziale alle origini (“on-promises”) da parte di alcune organizzazioni non sembra un’ipotesi proprio da scartare.

Una riflessione, la nostra, che non riteniamo azzardata, anche alla luce dei recenti “segnali” provenienti dal mercato dell’hardware, con i maggiori player pronti a lanciare a breve una nuova generazione di processori basati su intelligenza artificiale derivata dall’architettura degli smartphone.

Ci si aspetta che l’apripista sia il leader dei microprocessori Intel che, proprio pochi giorni fa per bocca del CEO Pat Gelsinger, ha suggerito di non acquistare o aggiornare le proprie macchine prima di metà dicembre 2023. Ne abbiamo parlato in questo social post sulla nostra pagina Linkedin.

In quei giorni, infatti, avverrà il lancio di nuove componenti che potrebbero – chissà! - abbassare i costi di gestione e manutenzione delle macchine locali, riducendo (anche se secondo i maggiori analisti, noi compresi, sicuramente solo in parte) la portata del cloud computing nel mondo.

Tu che ne pensi? Dove sta andando secondo te il mondo del cloud?

 

(foto: Pexels)

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