10 consigli pratici (e armoniosi) per creare software di qualità 

10 consigli pratici (e armoniosi) per creare software di qualità 

 

Quali sono le caratteristiche di un software di qualità? Noi di ESSE I ce lo siamo chiesto dandoci una serie di risposte.

Ne vogliamo citare tre: un software di qualità deve essere funzionale, ovvero svolgere le operazioni previste, deve essere affidabile, cioè privo di errori e malfunzionamenti, e deve essere usabile, in pratica in grado di rispondere anche ai bisogni latenti dell’utente, tipicamente deve essere possibile usarlo in modo semplice e intuitivo.

Ma la domanda più importante che ci siamo posti è “come possiamo raggiungere questi obiettivi per ottenere un equilibrio tra aspetti funzionali e non?”.

Anche in questo caso ci siamo risposti arrivando a questa conclusione: per creare un software di qualità non basta “programmare bene” (non basta, per capirci, metterci solo competenza tecnica).

Ancor prima è necessario operare in un ambiente di qualità.

Sì, forse sembreremo sboroni ma possiamo dire di esserci riusciti: vantiamo un team di sviluppo decisamente di qualità che ci piace definire “all'insegna dell'armonia”.

L’armonia d’altronde è il valore in cui crediamo di più al punto da esserci posti anche l’obiettivo di diffonderlo, provando ad ispirare altri programmatori come noi ad adottare un approccio alla programmazione di questo tipo.

Certamente non abbiamo la bacchetta magica che trasforma ogni team in un team armonioso (ci vuole ben altro per costruirlo, ma di questo magari parleremo in un prossimo articolo). Tuttavia qui proveremo a spiegare la nostra concezione di software di qualità all’insegna dell’armonia passandoti alcuni consigli pratici per aiutarti a realizzarlo.

Così forse riusciremo anche a dare un po’ di concretezza al nostro nuovo payoff “Harmony, not just bits”.

I nostri 10 consigli per creare un software di qualità operando all’insegna dell’armonia:

1. Scrivi codice leggibile: assicurati che sia comprensibile da chi lo sviluppa (a distanza di tempo) e dagli altri menbri del team. Utilizza nomi significativi per le variabili e le funzioni, formatta il codice correttamente ed inserisci commenti pertinenti. Tutte attività che, riducendo il rischio di incomprensioni, favoriscono l’armonia del team.
2. Commenta il codice in modo appropriato: inserisci commenti per spiegare le parti complesse o per fornire informazioni aggiuntive.
3. Studia ed applica le best practice di programmazione: queste includono l’utilizzo di design pattern, la separazione delle responsabilità e l’adozione di principi come SOLID (Single Responsibility, Open-Closed, Liskov Substitution, Interface Segregation, Dependency Inversion), una metodologia (a cui dedicheremo sicuramente un approfondimento in futuro) che contribuisca ad un’attività di sviluppo più efficace ed equilibrata.
4. Keep it simple: cerca di mantenere il codice semplice ed evita la complessità eccessiva. La semplicità rende il codice più facile da leggere, testare e mantenere nel tempo. Noi diciamo sempre “se è troppo complicato vuol dire che c’è qualcosa che non va”.
5. Dividi il codice in funzioni o moduli per renderlo più modulare, riutilizzabile e facile da testare.
6. Utilizza nomi significativi: scegli variabili, funzioni e classi che descrivano chiaramente la loro funzione e il loro scopo. Evita nomi generici o abbreviazioni ambigue che possano confondere. Pippo, Pluto e Paperino strappano sempre un sorriso ma non sono utili, meglio optare per nomi descrittivi.
7. Scrivi test automatici: adotta una pratica di sviluppo guidata dai test (Test-Driven Development, TDD) e scrivi test automatici per verificare il corretto funzionamento del tuo codice. I test automatizzati aumentano la qualità e la robustezza del software.
8. Fai uso di version control: utilizza un sistema di controllo delle versioni come Git per tenere traccia delle modifiche al codice e facilitare la collaborazione con altri sviluppatori. Questo ti permette di tornare ad una versione precedente del codice se necessario.
9. Leggi e studia il codice di altri sviluppatori esperti: ti consente di apprendere nuove tecniche, soluzioni e approcci.
10. Partecipa a comunità di sviluppatori per ampliare le tue conoscenze: anche dare e ricevere valore dagli altri rientra nel nostro modus operandi all’insegna dell’armonia.

Ci auguriamo che questi consigli portino a migliorare la tua programmazione per realizzare software di maggiore qualità.

Se in più riuscirai a lavorare in un clima di armonia raggiungerai l’obiettivo più grande: generare una percezione di piacevole armonia quando verrà utilizzato dai suoi utenti.

(Foto: Pexels)

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